• Sottopasso: the wall

    È caduto il muro. Inaugurato solo pochi anni fa, imposto alla cittadinanza durante l’era Fazzi, il sottopasso di San Concordio oltre a chiudere un passaggio presente “da che Lucca è Lucca” è progettato in modo astruso, incomprensibile quasi come disegnato dopo una sbornia con gli amici. Il sottopasso, ancora una volta, fa parlare di sé. In questi giorni lungo il tortuoso passaggio, una lunga transenna circonda un mucchio di detriti creando grosse, ulteriori difficoltà ai pedoni e ai ciclisti. Quel sottopasso è ormai il simbolo di un metodo, quello del “fare per fare”, che speriamo non attecchisca più nella nostra città. A noi interessa il “fare” e fare bene nell’interesse di chi abita un luogo e non “contro”, quasi a dispetto. Quella struttura è fuori norma, inaccessibile per i disabili ma anche per gli anziani. Ha creato una cesura tra quartiere e città, inibito l’accesso ai mezzi di soccorso, ha reso il viale Europa l’unico collegamento della zona sud al resto della città. Sono anni che chiediamo alcuni accorgimenti al sindaco Favilla per rendere meno disagevole il percorso, ma in cinque anni nemmeno un corrimano è stato messo. E ci chiediamo: chi paga? Per quel sottopasso alcune attività commerciali furono costrette a trasferirsi, solo la scuola privata ottenne un lauto risarcimento perché costretta a spostare un cancello. I soliti due pesi e due misure… Anche il sottopasso di San Concordio è nato dal solito schema dal quale sono nati e cresciuti molti mali della città: la totale mancanza della visione d’insieme, l’assenza di un reale confronto con gli abitanti e la successiva “decisione” che ci deve essere, perché governare è anche decidere, ma per il bene comune. Invece la visione dialogica dei piani urbanistici rimane splendido principio confinato nel dibattito accademico o peggio propagandistico.
    E adesso? Proprio nell’ultima settimana di campagna elettorale quel mucchio di detriti sta lì, muto. Simbolo, allegoria di ciò che non vorremmo più vedere.

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One Responseso far.

  1. mauro Meloni ha detto:

    Quanti ricordi e quante battaglie… mi torna in mente il Comitato contro il Sottopasso, l’asemblea alla parrocchia..la lotta come circoscrizione.. vorrei avere 10 centesimi per ogni volta che abbiamo chiesto di discutere della “visione del Quartiere”. E come non parlare della pista ciclabile, fatta e poi rifatta a causa di materiali scadenti, di ditte fallite, di dirigenti che non controllano, di politici che ignorano.. Da Fazzi a Favilla il passato e il presente di San Concordio non brilla. E la memoria che corre e rincorre le frasi di tutti quei consiglieri comunali e di circoscrizione che a spada tratta difendevano scelte che oggi criticano e abiurano..
    Profitto di questo spazio per inviarti un abbraccio enorme, un in bocca al lupo urlato e sussurrato. sarò con te anche in questi momenti.

    Con Affetto

    Mauro

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