Si parla del Nottolini… ma è solo uno “spottone” elettorale

• Posted on Serena Mammini
• in Lucca bella e brutta
• on Aprile 16, 2012
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Quando viene presentato un bel libro è sempre un momento di festa.
Venerdì scorso, nel salone degli specchi di palazzo Orsetti, alla presenza del Sindaco è stato presentato il volume “L’Acqua, le architetture e il paesaggio dell’acquedotto” dedicato all’opera del Nottolini: tante belle immagini raccontano il monumento che da San Concordio arriva fino a Guamo, il sistema delle fontane, la splendida località chiamata “Le parole d’oro”…

Certo, non è possibile non evidenziare che il volume, sponsorizzato da Comune di Lucca e Geal, viene presentato proprio in campagna elettorale, a poche settimane dal voto, ma sarà un caso. Guarda però che il presidente della nostra partecipata è anche candidato in una lista a sostegno dell’uscente Favilla, un altro caso. Tutto lecito, ci mancherebbe, solo questione di stile, ma anche di come vengono investiti i soldi.
Investire in cultura è, in genere, investimento sano. Il libro oltre alle belle immagini in bianco e nero e ad una prefazione di cinque pagine non aggiunge comunque niente di nuovo in termini di ricerca.
Presentare un libro sull’Acquedotto del Nottolini durante una campagna elettorale che vede ri-candidarsi l’uscente Sindaco che, nonostante ordini del giorno, raccomandazioni e documenti vari presentati durante il lustro favillense, per quel monumento non ha mosso foglia, ecco, questo ha l’aroma amaro dell’ipocrisia. Un Sindaco e una Giunta completamente sordi ai molti richiami per un impegno concreto a iniziare finalmente un’opera di restauro di quel bellissimo monumento, a farsi promotrici di un progetto che coinvolgesse anche altri enti. E invece non solo non si è fatto nulla, ma abbiamo visto costruire nuovi edifici a pochi metri dalle arcate, abbiamo dei ponti pedonali legati con il fil di ferro, il tetto dei tempietti sfondato, e una manutenzione scadente della passeggiata.
Insomma per celebrare l’acquedotto ci sembrava più utile, serio e meno spot promuoverne il restauro, almeno provarci.