• Le libere suggestioni per Maggiano

    Complesso di FregionaiaMaggiano: un altro edificio importante, identitario, ricco di storia e di storie che conosciamo anche grazie a Mario Tobino. Il complesso, come quello di Campo di Marte, è di proprietà ASL e nelle vigenti Norme Tecniche di Attuazione è classificato all’art. 45 come “complesso civile e religioso rilevante” per cui è richiesta la formazione di uno specifico piano attuativo all’interno del quale potranno essere definite le opportune categorie di utilizzo. Ad oggi nessuna proposta è pervenuta al Comune. Dare di nuovo vita e funzionalità all’area è operazione difficile e delicata che prevede il coinvolgimento di più attori, forte volontà e convergenza. Del resto parte del grande edificio si trova in pessime condizioni e il degrado continua inesorabile.

    Durante il dibattito per la redazione del Piano Strutturale il tema è stato affrontato, si è discusso, nella fase di avvio del procedimento, sull’opportunità o meno di decentrare la Casa Circondariale di San Giorgio in centro storico, ma la questione è rimasta in secondo piano rispetto ad altre tematiche certo ugualmente importanti e complesse come per esempio il recupero dell’ex ospedale Campo di Marte. Una certezza assoluta è quella che l’Amministrazione non è interessata a nessun “super-carcere” in nessun luogo del proprio territorio.
    Semmai un’idea, una suggestione emersa è stata quella di una delocalizzazione della Casa Circondariale, ma costruita attorno a un progetto innovativo sperimentale di rieducazione e reinserimento da compiersi in una parte del complesso che potrebbe vedere nella Fondazione Tobino, che ha lì la propria sede, il volano culturale-sociale dell’operazione. Del resto la conformazione dell’area immersa nel verde e coltivabile e la struttura dell’edificio si adatterebbero naturalmente a questa funzione; insomma restituire a quel luogo la vocazione sociale, di attenzione e cura alla persona che anche storicamente le appartiene.
    Qualsiasi ipotesi è comunque prematura, la discussione è aperta.
    Alessandro Tambellini e Serena Mammini 
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One Responseso far.

  1. francesco petrini ha detto:

    Molto proficui, e destinati ad approfondirsi, sono i rapporti della Fondazione con i tre Atenei toscani di Pisa, Firenze e Siena e con Roma “La Sapienza”, e altrettanto promettenti risultano i primi passi della costituzione di una rete nazionale e internazionale di fondazioni e istituzioni impegnate sia nelle problematiche dell’assistenza al disagio psichico sia in quelle della salvaguardia urbanistica e paesaggistica degli edifici degli ex manicomi, con particolare attenzione alle modalità di riutilizzo e di riappropriazione culturale da parte delle comunità attraverso la rielaborazione della memoria.
    La citazione di cui sopra l’ho ripresa dalle finalità della Fondazione Tobino. Mi hanno colpito le sgg espressioni: “disagio psichico” e “salvaguardia urbanistica” etc. E mi son venuti in mente 2 nomi:Foucault e Basaglia. Mi è parso di cogliere una traccia per un’intrigante ipotesi di lavoro. Al momento mi fermo qui

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