Agire la città è indossarne lo spirito creativo e governarne la naturale mutevolezza. La necessaria competitività del contesto invita la politica all’ascolto vigile del tempo: ci sono progettualità che invecchiano velocemente e insieme domande di città irrisolte da anni. Cogliere il bisogno e offrire risposte in grado di modellarsi all’evolversi del bisogno stesso è obiettivo strategico che Lucca, oggi, vuole perseguire. Sono necessari fantasia e sguardo ampio per generare quell’innovazione che è risorsa e non si esaurisce con un’unica fortunata semina.
L’innovazione è paziente coltura e sarà nostra cura farla divenire anche tenace cultura di questa città. Le nuove economie urbane hanno bisogno di uno scenario in cui si saldino intelligenze, tecnologia e apertura.
Realizzare una nuova geografia dello “sviluppo” è la sfida cui sono chiamate le città di questi anni complessi, in cui i Piani Strutturali non veicolano più ricchezza in senso stretto per l’ente locale ma hanno sempre più valore di indirizzo. Lucca, oggi, questa sfida vuole vincerla.
Vogliamo conoscere lo scenario economico in cui ci troviamo per lavorare concretamente sulle possibilità di “sviluppo” che desideriamo per il nostro territorio; ed è questo il motivo per cui iniziamo proprio con questo incontro.