• Unità, determinazione e concretezza

    frontespizio_galateo_monsignor-della-casaAbbandonare l’aula da parte dei gruppi di opposizione (otto gruppi per otto consiglieri) per un articolo non ufficiale uscito su un giornale on-line nel pomeriggio di ieri, che comunque non aggiungeva al dibattito alcun contenuto nuovo, se da una parte ci dispiace perché dimostra che il galateo politico consiliare oramai appartiene a ere lontane, dall’altra ci conforta perché l’abbandono dell’aula durante una seduta di Consiglio comunale dove si trattavano argomenti densi e complessi per il consiglio stesso e la città, deve essere derivato dal forte interesse che gli otto consiglieri hanno verso il Piano Strutturale in elaborazione. Per questo vogliamo leggere positivamente il gesto, perché senz’altro vorrà dimostrare che la città potrà contare sulle proposte, i suggerimenti gli accorgimenti che gli otto consiglieri dispenseranno nel proseguire le tappe che ci porteranno all’adozione del Piano. Saranno abbandonate così le polemiche che rischiano, logorando i tempi, di ferire la città che invece necessita di unità, determinazione e concretezza. Dopo questo atto dimostrativo siamo ancora più convinti che la minoranza ha a cuore l’argomento e quindi saprà dimostrare anche di essere all’altezza del compito che le spetta.

    Le prossime tappe comprenderanno anche il proseguimento delle sedute di commissione, oltre agli approfondimenti che la stessa amministrazione sta compiendo al proprio interno e agli incontri partecipativi avvenuti nei mesi scorsi i cui contenuti, una volta elaborati, verranno restituiti ai cittadini in termini di risposte concrete alle loro richieste e suggerimenti.

    Tra gli otto consiglieri che hanno deciso di abbandonare l’aula perché “si sentono presi in giro dalla maggioranza” ce ne sono alcuni che fanno parte della Commissione urbanistica e che quindi dovrebbero essere a conoscenza del percorso intrapreso e di quali saranno le prossime tappe, visto che diverse sedute fa gli è stato consegnato l’indice degli argomenti che la Commissione stessa affronterà sotto forma di “Schema e struttura del Piano”.

    Ma per non prenderci in giro davvero, anzi, approfittando dell’accaduto per fare alcune precisazioni, occorre sottolineare che per poter fare commissioni che non parlino del vuoto, è necessario che un certo materiale tecnico di partenza sia elaborato e poiché questo non avviene semplicemente premendo un bottone, è ovvio che in certi momenti dell’iter passi più di una settimana da una commissione all’altra. Se non vogliamo cibi precotti dobbiamo attendere un certo tempo per la preparazione. Alcune pietanze di base hanno un’elaborazione tecnica derivante dal grande libro delle ricette (Normative) regionali, altre, guarnizioni comprese, derivano dalla strategia di chi governa il Comune ma non in contrasto con il gusto delle stesse ricette di cui sopra. Infatti, come alcuni esperti componenti della Commissione sapranno, siamo in una fase assai particolare di elaborazione normativa a livello regionale, quasi una fase sperimentale. Inoltre a differenza di qualche anno fa i temi trattati dal Piano Strutturale (per intenderci, la cornice del Piano) devono essere condivisi a livello regionale, copianificati, e la bozza di Piano deve trovare piana compatibilità con il Pit, oltretutto non ancora approvato. Quindi un lavoro complesso e delicato.

    Lamentare la mancanza di trasparenza è un argomento che merita rispetto, ci mancherebbe (infatti tutto il materiale prodotto e pubblicabile è on-line e la pagina Facebook della Casa della Città è una sorta di diario di bordo di questo percorso); ma senza sostanza certe dichiarazioni rischiano di restare parole vuote pronunciate a mezzanotte quando forse la lucidità, dopo una giornata di lavoro, rischia di venire meno. Per trasformare un pugnetto di bruchi in farfalle ci vuole del tempo e tanta pazienza, ma Lucca la merita.

     Serena Mammni e Lucio Pagliaro

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