“…dirvi Buona Pasqua significa augurarvi che vi si scateni nell’anima una incontenibile nostalgia della casa natale e una grande tenerezza per la patria lontana. […] La Pasqua ci dice che la nostra storia ha un senso, e non è un mazzo di inutili sussulti. Che quelli che stiamo percorrendo non sono sentieri interrotti. Che la nostra esistenza personale non è sospesa nel vuoto, né consiste in uno spettacolo senza rete. Precipitiamo in Dio. In lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. Egli è il «totalmente Altro», che si è fatto prossimo, e nel quale per sempre abbiamo dimora. Sì, perché, dal giorno di Pasqua, il nostro domicilio legale è ormai in «casa Trinità, via Risurrezione, numero 3»! Coraggio, gente! La Pasqua ci porta l’annuncio che Dio non è solo il «totalmente Altro» nel quale navighiamo, ma è anche il «totalmente Dentro» che si è fatto inquilino di quell’appartamento privatissimo che si chiama «persona umana». Sicché, dal giorno di Pasqua, l’indirizzo provvisorio della SS. Trinità porta i connotati di ciascuno di noi.” (don Tonino Bello)