Dal 2008 l’amministrazione comunale pubblica il notiziario comunale “Lucca notizie”, il periodico trimestrale sui fatti riguardanti il nostro comune. Si raccontano le vicende lucchesi, si annunciano eventi, troviamo l’intervista al vip lucchese di turno, insomma si informano i cittadini su ciò che accade a Lucca. Una piccola parte della rivista è dedicata all’attività del Consiglio comunale, o meglio ai gruppi consiliari che, tra l’altro, dall’inizio del mandato Favilla sono esplosi, nell’ambito del centro-destra, in vari sottogruppi, “monogruppi” e surrogati vari, tutti intenti a trovare una collocazione e comunque una poltrona, fosse anche un predellino o una “cadrega” (visto che adesso abbiamo pure l’esponente della Lega).
Il notiziario è uscito con regolarità dal settembre 2008 fino al marzo 2011. Aveva una distribuzione gratuita e potevamo trovarlo nei luoghi pubblici e in alcune edicole. Conteneva alcuni inserti pubblicitari di aziende partecipate e non.
Giorni fa a Palazzo Santini ho preso l’ultima copia della rivista, che ho sempre sfogliato volentieri.
Addirittura, una nuova copia fiammante di “Lucca notizie” mi faceva capolino dalla cassetta delle lettere. Con grafica rinnovata (meno elegante della precedente), e più o meno con gli stessi inserzionisti, la rivista adesso arriva direttamente nelle case dei lucchesi! Totalmente cassata la pagina dedicata alle minoranze consiliari… non si sa mai dovessero scrivere qualcosa di critico per l’operato di questi anni.
Cosa è cambiato? L’amministrazione ha aumentato il budget a disposizione per la comunicazione istituzionale? Strano, proprio nei mesi in cui maggiormente gli effetti della “crisi” si fanno sentire!
Certo, a Lucca tutto è possibile, ma suona stonato. Anche se la rivista è finanziata dagli inserzionisti occorre sottolineare che la maggior parte di questi sono aziende Partecipate del Comune: il che vuol dire che trattasi sempre di denaro pubblico.
Sul fatto che un’amministrazione si doti di una rivista che ne racconti le gesta e le imprese ho poco o nulla da eccepire. Comunicare ai cittadini quello che viene fatto è quasi un dovere, anche se troppe volte è più l’annunciato ad essere raccontato che il veramente realizzato; dotarsi di strumenti di servizio e promozione come il sito internet o il trimestrale o qualsiasi altro mezzo è doveroso se la finalità è informare, dare un servizio aggiuntivo agli utenti, far sentire i cittadini partecipi; mi spingo oltre, ritengo che anche un minimo di “sana propaganda” sia lecita, quasi fisiologica. In questo modo però è un po’ sfacciata, ma cosa volete che sia. In questi anni è successo di tutto. Adesso anche la brochure con le mirabolanti imprese di Lucca Holding, bene! Personalmente, da cittadina, avrei preferito sapere prima l’organigramma delle aziende partecipate, il loro intreccio, la loro composizione, i loro progetti. Così è come leggere il programma teatrale a stagione finita.
Insomma si spende e si spande per mascherare da comunicazione istituzionale una mera pubblicità elettorale carica di promesse già sentite troppe volte.